
FILOSOFIA

l’Autore all’origine della conoscenza vi è un momento mistico-misterico, in cui l’uomo entra in contatto diretto con il “fondo nascosto delle cose”, dove l’umano non è più umano essendo già presso il divino. I sapienti presocratici scelgono poi di condividere questa loro esperienza personale con il mondo, con i loro concittadini, attraverso la via della parola, del logos, del discorso. Tale discorso però non può che essere allusivo ed enigmatico non essendo possibile esprimere a parole l’esperienza di interiorità vissuta; si avvalgono così di simboli cosmici alla portata di tutti e danno origine alla filosofia della natura. La filosofia greca e quindi poi il pensiero scientifico occidentale originano da qui. La lettura mi ha portato a profonde riflessioni: il linguaggio filosofico e scientifico, insieme ad altri, più o meno esoterici, sviluppati in diversi ambiti e culture tornano sulla soglia di quell’”abisso”, di quel mistero da cui hanno avuto origine. Se penso infatti per esempio alla fisica quantistica e alle visioni “straordinarie” - nel senso di non ordinarie e non quotidiane - che ha imposto, non posso fare a meno di ritrovarvi delle “immagini” e delle suggestioni che risuonano nei frammenti dei presocratici; viceversa, le stesse “contraddizioni” zenoniane, insuperate, sono un richiamo a quei paradossi della fisica quantistica che, come disse Aristotele, si possono superare solo “per accidente”, cioè con riferimento a quello che avviene: così anche in fisica quantistica su alcuni punti fondamentali ci si limita ad ammettere che così avviene; sul perché avvenga stanno dibattendo fisici e filosofi. BUONA LETTURA. F.P.