

ASTROLOGIA

L’astrologia nasce, in tempi antichissimi, da questa esperienza dell’uomo primitivo di un ordine periodico reso manifesto nel cielo dai movimenti planetari, che contrasta con il caos apparentemente disorientante della vita sulla Terra. L’uomo sente istintivamente dentro di sé l’ordine organico, eppure esperisce anche ciò che a lui sembra caos esterno. La filosofia, la scienza, la religione, ogni atto e modello di organizzazione sociale sono in fondo un tentativo di spiegare il disordine apparente e di riconciliarlo con l’ordine organico istintuale dell’uomo, in una sorta di rimando specchiato tra macrocosmo e microcosmo: l’astrologia è uno di questi tentativi. Con i suoi simboli, le costellazioni, i pianeti e i loro movimenti, traccia una trama narrativa degli eventi del cosmo, conferendo un ordine e uno sviluppo in cui riconoscersi.
L’Autore in particolare propone una lettura dello Zodiaco e dei segni astrologici come un alternarsi ciclico di energie “polari” (che si richiamano l'un l'altra per cui non c’è un polo nord senza un polo sud...) a vario ritmo e a vari livelli. Il ritmo può essere quello del giorno e della notte, quello delle stagioni ma anche quello di un respiro piuttosto che quello delle orbite planetarie e ogni ciclo non è meramente rotondo ma “spiraleggiante”, ritorna a un inizio ma a un livello diverso, alto e profondo insieme.
Con la luce del giorno, che illumina, definisce i contorni, focalizza, l’uomo si risveglia alla consapevolezza e si attiva, produce, crea ed esprime sé stesso nella realtà fenomenica. Con l’arrivo dell’oscurità l’uomo torna a casa, incontra il compagno, l’intimità del focolare, magari gli amici, riflette sulla giornata trascorsa e si prepara ad abbandonarsi al sonno, ai sogni e all’abbraccio universale dell’inconscio collettivo, in una sorta di ritorno a un grembo materno spersonalizzante dove sta l’essenza delle cose e da cui può ripartire per un nuovo ciclo, per una nuova espressione individualizzata di questa natura umana collettiva. Con il ciclo delle stagioni il ritmo si espande, le frequenze vibratorie delle energie polari si diversificano, si colorano di mille sfumature, in un continuo fluire dall’una all’altra perché le energie si compenetrano, un polo richiama l’altro, si attraggono e si respingono, una cresce di intensità mentre l’altra declina, in un alternarsi sinuoso, in una danza cosmica. BUONA LETTURA. F.P.