

Fisica quantistica

Nonostante innumerevoli tentativi, una definizione di "tempo" non controversa e applicabile a tutti i settori del sapere che se ne interessano (religione, filosofia, scienza, …) non è ancora stata trovata. Ci prova questo libro, avvalendosi dei contributi della cosmologia, della meccanica statistica, della fisica quantistica e … dell’arte culinaria, con un excursus dall’infinitamente grande all’infinitamente piccolo, dall’eternità al qui e ora, veramente interessante e omnicomprensivo. L’Autore cerca di rispondere ad alcuni quesiti fondamentali del tipo: quando e come ha avuto inizio l’universo? Qual è la realtà fisica sottostante? L’universo che vediamo è l’unico o esistono altri universi al di là di ciò che possiamo osservare? Nel provare a tracciare una risposta Carroll specifica chiaramente quelle che sono conoscenze fisiche acquisite, su cui vi è accordo da parte della comunità scientifica (almeno al momento), e quelle invece che sono solo ipotesi plausibili, condivise da una parte del mondo scientifico ma non da tutti perché ancora manca una teoria completa su alcune questioni (in particolare la gravità quantistica) e propone una sua tesi: il big bang non è l'inizio dell'universo bensì una fase di transizione in una "storia" più lunga, eterna... e il "tempo" sembra essere più che altro una variabile “emergente” in alcuni contesti, come per esempio il nostro universo, ma priva di un significato fondamentale, cioè un aspetto “fenomenico” della realtà anziché una parte necessaria della descrizione ultima del mondo. Il bello di questo libro, a mio parere, è che è scritto veramente bene, perché riesce ad affrontare moltissime tematiche importanti e di alto livello in maniera discorsiva e comprensibile oltre che ironica e riesce a essere al contempo serio ed esaustivo; un libro che tutti possono leggere.
BUONA LETTURA. F.P.
Che cos'è il tempo?
Che cos’è il tempo? Ma poi...esiste veramente il tempo? Indagando sulle origini del nostro universo e sulla "freccia del tempo" apparentemente insita in esso, questo libro porta a riflettere su alcuni aspetti della nostra vita che diamo per scontati, in primis il tempo.

Reality Transurfing, la trilogia di libri firmati dal russo Vadim Zeland, si inserisce a pieno titolo fra i testi che cavalcano il concetto della Legge dell’Attrazione. Ma, diversamente da altri testi di questo filone assai di moda, l’approccio di questo autore appare meno banale: infatti, già dal titolo del primo libro della trilogia, “lo Spazio delle Varianti”, possiamo immaginare che non leggeremo nessuna ricetta segreta per ottenere miracoli. Interessante la spiegazione in termini più o meno “quantistici” della realtà che viviamo: secondo il Modello delle Varianti la realizzazione materiale si muove nello spazio e nel tempo attraverso uno scenario le cui varianti sono allo stesso tempo infinite ed eterne; al suo interno l’energia dei pensieri dell’uomo, come di qualsiasi altro essere vivente (e non), si diffonde sotto forma di onde e interagisce con i campi magnetici circostanti. Questo comporta una verità molto semplice: non ci è possibile modificare lo scenario che stiamo vivendo in quanto dato, ma possiamo scegliere quello che più ci aggrada tra le infinite varianti. Ci sono poi secondo l’autore tecniche precise per arginare le fonti di energia distruttiva (le egregore, i pendoli) e altre per agganciarci alle fonti di energia positiva (onde fortunate su cui serfare): le prime sono mutuate dall’aikido, secondo il principio della non-opposizione, e, secondo me, sono sviluppate in modo efficace; le seconde, quelle che dovrebbero aiutarci a diventare ricetrasmittenti di onde di polarità positiva, sono trattate in maniera più semplicistica. Interessante anche la disamina dei casi in cui si genera del potenziale superfluo nelle relazioni interpersonali e di come funzionino le egregore in fenomeni sociologici macro. In generale, per quanto a tratti risulti semplicistico (troppo spesso “assume” delle constatazioni come verità), ho trovato questo testo interessante e lo consiglio. BUONA LETTURA. C.S.