top of page
ill donna2_modificato.jpg

  FORMAZIONE CORPO NATURALE  

IL CORPO ORGANICO NATURALE
Il "corpo naturale" è qualcosa di molto diverso da un corpo "in forma". Rispecchia la complessità della natura umana e, per quanto difficile, proverò a descriverlo nel modo più chiaro possibile. 
Un corpo naturale ha più strati: un "corpo organico", e un "corpo energetico". Tutti e due sono essenziali alla Vita.
Il "corpo organico" è la parte materiale del nostro corpo. Non c'è bisogno di insistere su quanto è importante per noi il suo buon funzionamento, perché è evidente a tutti. Ciò che lo garantisce è insito nel corpo stesso: il corpo agisce con meccanismi altamente sofisticati affinati in un tempo lunghissimo di adattamento all'ambiente a partire dalla preistoria ad oggi e ha una memoria di questo apprendimento impressa nelle cellule. Possiamo aver fiducia nella sua naturale predisposizione all'autoconservazione e tener presente che tutte le conoscenze che possiamo accumulare in una vita non sono nulla al cospetto di questa sapienza naturale così antica e sperimentata. Quindi il corpo organico è da assecondare e non da costringere, da riscoprire e non da reprimere, da liberare e non da dirigere.
Ovviamente si tratta di un sapere organico applicabile alla materia per cui contempla l'imperfezione (tanto da prevedere molti organi doppi o di scorta), la compensazione e, ahimé, anche la resa (cioè il corpo sa quando arrendersi al termine del ciclo vitale organico). Il corpo "fa" quasi tutto senza la nostra collaborazione cosciente  oppure imprimendo spinte chiare e inequivocabili quando ha bisogno che ci mettiamo al suo servizio (ad esempio procurandoci cibo, un letto, dell'acqua ecc.). È un elemento della natura per cui i suoi messaggi sono semplici e chiari e hanno una grande potenza come tutte le forze naturali. Il corpo non ha quasi mai bisogno della nostra mente per funzionare bene, per cui gran parte del lavoro di recupero del corpo organico naturale consiste nel riprendere contatto diretto con questa potenza naturale, facendo con fiducia arretrare la mente disturbatrice. Possiamo invece collaborare attivamente con lui: comprenderne i segnali e aiutarlo a realizzare i suoi fini. Un piccolo esempio per aiutare a spiegarmi: se è inverno, la temperatura generale è bassa ma non abbiamo brividi, dobbiamo far qualcosa? Il corpo non sta cercando di innalzare la temperatura, cioè sta bene dunque non dobbiamo far nulla. Poi sentiamo lo stimolo della fame: ora sì che ci sta dicendo "innalziamo la temperatura", ma con il metodo che preferisce in quel momento, cioè le calorie interne (e non ad es. aggiungendo un maglione esterno, ma fornendogli cibo nutriente e calorico... 2 crakers e un'insalata non sono sufficienti). Il corpo "parla", e non c'è bisogno che noi lo preveniamo (ad es., nell'esempio precedente, indossando "prudentemente" un maglione di lana per il solo principio che di inverno "si deve" avere un maglione caldo addosso). Impariamo ad ascoltare e rispondere e avremo la soluzione a un grandissimo numero di disturbi corporei. Noi siamo abituati a piegare il corpo alle esigenze espresse dalla nostra mente e questo porta a danni immensi sia in scala individuale che in scala collettiva (l'osservazione e la coscienza dei disastri inflitti all'ambiente può essere un grande strumento per comprendere per quale ragione non troviamo più nemmeno benessere individuale). Alle volte ci fissiamo su una funzione sola dedicando quantità di tempo e risorse spropositate che spesso si rivelano controproducenti oppure sottovalutiamo esigenze basilari: secondo voi il corpo preferisce cibi complessi e superlavorati che richiedono ore e ore per la digestione (oltre che per la preparazione) oppure vorrebbe utilizzare un po' di quella energia anche per le altre 1000 funzioni che deve svolgere? E non credete che vorrà cibi semplici e molto buoni al palato per favorire una giusta masticazione e uno stato piacevole di rilassatezza in un momento così importante della giornata? E credete che, dopo centinaia di migliaia di anni di perfezionamento della funzione digestiva, si accontenti di un toast e via o al contrario voglia la giusta attenzione per una delle funzioni più importanti per la sopravvivenza dell'organismo? L'osservazione della natura spontanea e soprattutto degli animali, anche domestici, può insegnarci molto per riprendere i dialoghi con il corpo interrotti dalla nostra mente.
Il corpo "innaturale" si squilibria, si ammala e perde di funzionalità. Parlando di malattia organica (poi vedremo che esiste anche la malattia del corpo energetico) dobbiamo quindi stare attenti perché ci sono più forme: la malattia di causa "antinaturale"; la malattia di causa "naturale"; la malattia da mancato processamento adattativo. Il primo tipo è molto frequente e deriva proprio dalla interruzione del nostro rapporto naturale con il corpo e corrisponde alla malattia ambientale del mondo d'oggi; il secondo corrisponde alla "resa", cioè alla coerenza del corpo naturale con la mente, la psiche e lo spirito naturale: quando le nostre funzioni (senso, catarsi, vocazione) sono compiute anche il corpo riconosce di aver esaurito la sua e cede alla disgregazione della materia come il guscio dell'uovo cede alle becchettature del pulcino che deve nascere; il terzo tipo riguarda invece quei casi in cui il corpo naturale non ha ancora trovato, nonostante la lunghissima esperienza, l'adattamento coerente all'ambiente o in cui per ragioni tutte da indagare una funzione adattativa esistente nel corpo umano salta in un individuo singolo (sono le cd. malattie specificamente genetiche). Considerando che il benessere corporeo è alla base di una Vita naturale in tutte le sue espressioni è fondamentale ripartire da qui.
Per approfondire e assimilare questi concetti proponiamo un modulo specifico con il seguente programma: 
1. Biologia e adattamento evolutivo: ritrovare fiducia nella memoria corporea
2. Dialogare con il proprio corpo
3. Malattia da causa "innaturale": ipercontrollo mentale e ignoranza. Specchio-ambiente
4. Malattia da causa "naturale": coerenza del sistema
5. Malattia da mancato processamento adattativo: allergie e nuove sostanze chimiche
6. Ordine, semplicità di funzioni, complessità del sistema
7. Mangiare, muoversi, vestirsi, riposare come il corpo richiede
8. Esperienze pratiche (nell'ambito di week-end fuori Milano) 
bottom of page